«La scuola è un servizio essenziale sul territorio. Le nuove linee guida, approvate dalla Regione Marche e proposte da me, danno la massima attenzione al tema del dimensionamento scolastico, alle problematiche dell’area del cratere e dei comuni dell’entroterra per evitare la soppressione delle classi». Così l’onorevole Giorgia Latini.
«Si tratta di una battaglia a cui ho dedicato grande impegno fin dai primi anni del mio mandato parlamentare, poi nel ruolo di assessore regionale e oggi come vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera. Nei mesi scorsi c’è stata una forte sensibilizzazione anche da parte dei Comuni per far presente al Ministero le ragioni dei territori. «Ho coinvolto oltre 80 sindaci alle prese con queste problematiche, creando una rete comune ed un dialogo diretto con l’allora Ministro Bianchi. Ad oggi è già sul tavolo un discorso sul tema con il ministro Valditara. Abbiamo già ottenuto riscontri positivi per affrontare al meglio le criticità», aggiunge l’onorevole Latini.
Le Marche hanno peculiarità di cui non si può non tenere conto
Molti comuni di piccole dimensioni nell’entroterra sono mal collegati e soffrono maggiormente il problema dello spopolamento scolastico e quindi demografico. «Il lavoro svolto ha portato benefici a tanti Comuni. Ho raccolto le indicazioni dei sindaci, dei sindacati e delle parti sociali sul tema, al Ministero abbiamo rappresentato questi problemi anche attraverso una scheda dettagliata sulle criticità ed è stata rimarcata la necessità di dare attuazione anche all’art. 8 del DPR 81/2009 che prevede che nei comuni montani possano essere costituite classi uniche per anno di corso e indirizzo di studi con numero di alunni inferiore a quello minimo e massimo stabilito per la scuola primaria e secondaria».
L’impegno parte da più lontano
«Già nel 2021 avevo proposto un emendamento in Parlamento per colmare le varie lacune normative e per prorogare la deroga per le aree sisma – aggiunge l’on. Giorgia Latini – Lo stesso emendamento, bocciato dalla commissione bilancio, era stato poi riproposto, assieme a 40 sindaci dei comuni interessati, al Sottosegretario Sasso, che era anche venuto nelle Marche per osservare da vicino la problematica».