“Grazie a un emendamento Lega al decreto Pa, i professori universitari e i ricercatori a tempo pieno potranno svolgere attività extra istituzionali in favore di enti pubblici, privati e per fini di giustizia (come, ad esempio, le perizie mediche). Un piccolo grande passo affinché le menti brillanti tornino nel nostro Paese dall’estero e contro la fuga dei cervelli dall’Italia”.
Lo dichiara la deputata della Lega Giorgia Latini, vicepresidente della commissione Istruzione e prima firmataria di un emendamento al decreto Pa.
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Grazie all’emendamento della Lega, i professori e i ricercatori a tempo pieno possono assumere, previa autorizzazione del rettore, incarichi senza vincolo di subordinazione presso enti pubblici o privati anche a scopo di lucro, purché
- siano svolti in regime di indipendenza,
- non comportino l’assunzione di poteri esecutivi individuali,
- non determinino situazioni di conflitto di interesse con l’università di appartenenza
- non comportino detrimento per le attività didattiche, scientifiche e gestionali loro affidate dall’università di appartenenza
Introdotta una norma di interpretazione autentica dell’art. 6 comma 10 della legge 240/10 con specifico riferimento alle attività di consulenza. In particolare i professori e ai ricercatori a tempo pieno è consentito lo svolgimento di attività extra-istituzionali realizzate in favore di privati, enti pubblici ovvero per motivi di giustizia, purché prestate senza vincolo di subordinazione e in mancanza di un’organizzazione di mezzi e di persone preordinata al loro svolgimento. Rimangono ferme le disposizioni sul trattamento economico annuo onnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali (art. 23-ter del DL 201/11).