Oggi, 10 febbraio, è la Giornata del Ricordo. Non è un termine scelto a caso, perché “ricordo” si contrappone alla voluta cancellazione per decenni dei massacri di innocenti perpetrati dai partigiani comunisti titini e italiani ai danni di altri italiani.
Una storia buia, che ancora oggi fa fatica a comparire sui libri di storia delle scuole e che vede, benché assolutamente minoritaria, storici ‘negazionisti’ che davanti alle prove innegabili (le foibe, il ritrovamento dei cadaveri), alle testimonianze, alle prive storiche, continuano a non riconoscere ciò che è avvenuto.
Possiamo dire che, ancora una volta, una certa sinistra usa la storia non come ricerca della verità, ma come strumento di condizionamento del presente. Eppure in quelle terre italiane del Nord Est si consumò una vera e propria strage e farne le spese furono migliaia di innocenti.
Non si ripetano mai più sciagure simili. Oggi ricordiamo e onoriamo le vittime dei massacri sul nostro confine orientale.
Manteniamo viva la memoria in particolare a beneficio delle giovani generazioni sulla tragedia delle foibe e l’esodo forzato, nel secondo dopoguerra, degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia. Sia anche un invito alla collaborazione, a combattere odio e discriminazioni per la costruzione della pace.
Foibe, mozione in commissione Cultura della Camera
In Commissione Cultura abbiamo approvato la mozione per il Giorno del Ricordo per sensibilizzare e rendere consapevoli le nuove generazioni, incrementando le iniziative nelle #scuole e al di fuori per trasmettere e conservare la memoria della storia e di quella tragedia.
È una storia che abbiamo il dovere morale di far conoscere.
Per saperne di più sulle foibe, ecco un servizio su Focus.