Oggi gli esami hanno identificato il corpo ritrovato lo scorso novembre a Novellara (RE), confermando che è proprio di Saman.
Come ha riferito Barbara Iannucelli, avvocato dell’associazione “Penelope” che è parte civile nel processo che inizierà a febbraio a Reggio Emilia, la giovane – scomparsa la notte del 30 aprile 2021 – è stata identificata da un’anomalia dentaria.
Inoltre, la frattura dell’osso, nella parte anteriore del collo, sembra confermare l’ipotesi di strangolamento, come aveva detto anche il fratellino durante l’incidente probatorio.

Identificato il corpo di Saman, uccisa perché rifiutava un matrimonio combinato

Il corpo della povera ragazza, quasi integro e con ancora i vestiti, era stato esumato lo scorso 27 novembre 2022, dopo che lo zio Danish Hasnain, sospettato dagli investigatori di essere l’esecutore materiale del delitto, aveva indicato il luogo dell’occultamento.
Saman è stata uccisa perché si era opposta a un matrimonio combinato con un cugino in patria. Assieme allo zio, sono imputati i cugini di Saman, già in carcere a Reggio Emilia, oltre ai genitori. Il padre Shabbar Abbas è stato arrestato in Pakistan ed è in attesa dell’udienza che dovrà decidere sull’estradizione, mentre la madre, Nazia Shaheen, è ancora latitante. L’imputazione per tutti è di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere.

Giustizia per Saman, in Italia non vige la legge islamica

Adesso dobbiamo rendere giustizia a Saman. Chi ha compiuto questo criminale omicidio deve essere condannato nel più breve tempo possibile e con la massima pena prevista.
Dobbiamo riaffermare con forza che in Italia non vige la legge islamica. Chi non è d’accordo, non può pensare di vivere nel nostro Paese né, soprattutto, di poter compiere delitti efferati e farla franca.
E tu, riposa in pace finalmente, Saman.